Le fabbriche stanno cambiando, così come le tecniche di produzione. Non sono più le industrie dei nostri nonni: i robot hanno automatizzato gran parte delle fasi di produzione e la catena di montaggio dei primi anni del XX secolo è solo un lontano ricordo.
Ora a farla da padrone è la tecnologia. Ogni macchinario può essere gestito da remoto e soprattutto comunica con gli altri strumenti presenti nella fabbrica. Le nuove tecnologie del XXI secolo, dai big data fino alla realtà aumentata, stanno prendendo sempre più piede all’interno delle fabbriche, anche quelle italiane. La vera sfida del futuro per le PMI è riuscire a cogliere al volo le opportunità offerte dall’Industria 4.0. Le nuove tecnologie stravolgeranno i metodi di produzione e permetteranno alle piccole e medie imprese italiane di riguadagnare competitività sul mercato mondiale. Ma sarà necessario anticipare il cambiamento e conoscere quali saranno le tecnologie da implementare all’interno delle fabbriche.
Internet of Things
Solitamente quando si parla di Internet of Things si pensa sempre ai dispositivi per la smart home o ai wearable che si collegano con lo smartphone. L’Internet delle Cose avrà un’importanza fondamentale all’interno delle fabbriche. I nuovi strumenti hanno la possibilità di connettersi a Internet e di essere gestiti anche a chilometri di distanza, facilitando la gestione della produzione da parte dell’azienda. Un “cervello” centrale potrà decidere se aumentare la produzione o diminuirla a seconda degli ordinativi e impostare i macchinari da remoto.
5G
Per poter controllare una fabbrica “connessa” sarà necessario avere una connessione stabile, ma soprattutto veloce. Per questo motivo il 5G sarà il futuro delle aziende “connesse” e permetterà di fare un deciso passo in avanti. Per le PMI sarà fondamentale dotare le proprie aziende del 5G, in modo da monitorare e gestire al meglio la produzione. Il nuovo standard per la connettività permetterà di sviluppare contatori dell’acqua e dell’elettricità intelligenti, ma anche monitorare il ciclo dei rifiuti e controllare le auto a guida autonoma. Se le PMI vogliono diventare connesse, non potranno fare a meno della connessione 5G.
Realtà aumentata
Negli ultimi anni si fa un gran parlare di Industria 4.0 senza sapere a cosa si fa riferimento e soprattutto quali sono le tecnologie che ne fanno “parte”. La realtà aumentata è sicuramente una di queste. Tecnologia che sta trovando sempre più spazio all’interno degli smartphone, la realtà aumentata è pronta a sbarcare anche in fabbrica (e in molte lo ha già fatto). L’augmented reality può portare benefici in decine di settori, ma soprattutto permette di ottimizzare i tempi di produzione. Ad esempio l’AR può fare la differenza durante le fasi dell’assemblaggio o dell’installazione di alcuni strumenti nelle macchine o nella manutenzione e nella riparazione delle automobili. Inoltre, è abbastanza semplice da utilizzare: basta un tablet e la giusta applicazione. Nei prossimi anni, saranno sempre di più le aziende che richiederanno agli operai di utilizzare smartphone e tablet durante il processo produttivo.
Big Data
Il fenomeno più interessante, ma allo stesso tempo più difficile da gestire, è sicuramente quello dei big data. Per le PMI che vogliono crescere e restare competitive sarà necessario avere le capacità per analizzare grandi database di dati. Lo studio dei big data permette di scoprire eventuali problemi nella catena produttiva prima che diventano troppo difficili da risolvere. Il data analyst e il data scientist diventerà una figura cardine all’interno delle PMI italiane.